Storia misteriosa di un ex voto datato 18 marzo 1913. Il quadro esposto ad Harbour Pilot a Marinara

Oggi cominciamo una ricerca storica. Ma prima, bisogna partire dal riassumere una tradizione molto forte: gli ex voto marinareschi. Opere d’arte che i marinai commissionavano dopo essere scampati ad un naufragio o da una situazione di pericolo in mare. Questi quadretti venivano offerti alla Madonna o ad altri santi per ringraziare di avere avuto salva la vita. Dietro ogni ex voto ci sono storie di persone e di navi, di tempeste o di guerre. Anche per questo attirano i collezionisti.

La bottega di Harbour Pilot, a Marina di Ravenna, è uno dei punti in cui si possono ammirare molte riproduzioni. Le ha conservate Stefano Stagnaro, incorniciandole e appendendole nel rinnovato negozio di abbigliamento a Marinara. Chi va a far shopping può quindi fermarsi a guardare numerosi esempi di questi dipinti.

Non ci sono però soltanto riproduzioni. In negozio è possibile trovarne uno originale di cui però è difficile ricostruire la storia, al momento. Gli elementi non mancano e magari in rete c’è chi può segnalarci se ha informazioni in merito. Gli elementi non mancano: il voto è stato fatto dal capitano Vincenzino Licauti di Monopoli e riguarda un episodio avvenuto sul Flavio Gioia, incrociatore dalla lunga storia, gemella dell’Amerigo Vespucci e varato il 12 giugno del 1881.

Utilizzato in gran parte come nave scuola, era inquadrato nella divisione navale di Bari. Il voto in questione è datato 18 marzo 1913. Quindi esattamente 103 anni fa il capitano Licauti lo donò alla Madonna Immacolata di Nola. Cosa successe però, non è chiaro. Il Flavio Gioia come detto era utilizzato come nave scuola ma nel 1911 partecipò alle operazioni di bombardamento della guerra Italo Turca. Potrebbe essere in questo momento, durante la campagna di Libia, che l’incrociatore è stato messo in difficoltà? Sono solo ipotesi, per ora. Ma la nostra ricerca è appena iniziata….